Presentazione del Comune di Santa Croce sull’Arno
Il comune di Santa Croce sull’Arno, situato nel Valdarno inferiore, si trova in una posizione strategica tra le città di Pisa e Firenze e lungo il fiume Arno che ne ha determinato lo sviluppo e la crescita, conta 14.695 abitanti e comprende la frazione di Staffoli, località nel cuore delle Cerbaie.
Testimoniato fin dal XIII secolo, l’insediamento sorse in un’ampia pianura compresa tra il fiume e il canale Usciana e si ampliò nel corso dei secoli, sviluppandosi prima grazie alle attività agricole, poi commerciali e infine con l’impulso dato dall’industria conciaria. Già nella seconda metà dell’Ottocento il distretto conciario di Santa Croce iniziò ad imporsi come uno dei più importanti e produttivi della Toscana. Trascorso il burrascoso periodo delle due guerre mondiali, Santa Croce sull’Arno visse una stagione di rilancio economico dovuto alla crescita industriale, con la quale è andata crescendo anche una vera e propria vocazione per la ricerca e l'innovazione anche in campo ambientale.
La Regione Toscana ha riconosciuto la vocazione specialistica dell’area di Santa Croce sull’Arno, confermando di fatto la presenza di un vero e proprio distretto industriale del cuoio, delle pelli e delle calzature. Nel comprensorio si realizza circa il 98% della produzione italiana di cuoio da suola (il 70% di quello dei Paesi dell’Unione Europea) ed il 35% della produzione nazionale di pelli per calzature, pelletteria ed abbigliamento.
Santa Croce sull’Arno non è solo il centro di un importante polo industriale ma anche un comune ricco di attività di vario genere, ospita, infatti: il teatro comunale G. Verdi, il centro espositivo di Villa Pacchiani, la biblioteca comunale A. Puccini, tre campi sportivi, il palazzetto dello sport Palaparenti, una piscina intercomunale, tre palestre a disposizione delle società sportive, due bocciodromi comunali, il centro educativo Maricò, oltre alle strutture destinate alle attività scolastiche. Si distingue per un tessuto di associazioni sportive molto vario e attivo. La manifestazione pubblica di maggior richiamo e da più anni presente sul territorio è il Carnevale d’Autore che, ogni anno richiama visitatori ad ammirare i costumi creati dalle sapienti mani dei quattro gruppi che organizzano la manifestazione.
La città oggi è stata riconosciuta come uno dei “Piccoli 100 comuni” ed ha ottenuto dall’Unicef la qualifica di “Città amica dei bambini e delle bambine” grazie all’impegno speso nel rendere le direttive della “Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza”