Santa Croce sull’Arno ricorda la fine della Grande Guerra

Pubblicato il: 26 Novembre 2018 Comunicato stampa

In occasione del Centenario della fine della Grande Guerra, considerata il più grande conflitto della storia, che coinvolse tante nazioni e i loro abitanti, cambiandone per sempre il destino, anche l’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno intende ricordare i tanti giovani che combatterono sul fronte e i 144 santacrocesi che non fecero mai ritorno.

Venerdì 23 novembre alle ore 9,30 nel Centro Polivalente Villa Pacchiani è stata inaugurata la mostra “La Grande Guerra” il cui allestimento è stato possibile grazie alla disponibilità e generosità di Associazioni, Comuni e concittadini che hanno messo a disposizione il materiale da loro posseduto.

La mostra, che prevede l’esposizione di cimeli, divise militari, elmetti, riviste e i pannelli della mostra Fede e Valore dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano e quelli con le tavole di Achille Beltrame pubblicate sulla Domenica del Corriere dell’epoca, resterà aperta fino a lunedì 10 dicembre con l’orario 16.00-19.00 con ingresso libero, per le classi che vorranno visitare la mostra è prevista una visita guidata da prenotare telefonando al numero 0571.389931

L’iniziativa, che fa parte del progetto “Dalla Guerra alla Pace” con il quale l’Amministrazione Comunale ha inteso sottolineare l’importanza della pace raggiunta dopo anni di combattimenti, prevede l’intitolazione di “Largo della Pace” all’interno dei giardini Gianni Rodari, e l’apposizione di una targa con la poesia “La pace” scritta da Rodari.

“L'iniziativa che abbiamo voluto organizzare – sottolinea il Sindaco Giulia Deidda -si colloca nell'ambito delle commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra. Abbiamo iniziato con la celebrazione del 4 novembre nel Capoluogo e nella Frazione e l'omaggio alla cappella dei caduti nel Cimitero Comunale.

Abbiamo poi voluto riservare un ampio spazio ad una mostra dedicata al conflitto che accomuna cimeli e pubblicazioni d'epoca e che ci restituisce lo spirito e il clima drammatico di quegli anni.

Insieme all'omaggio doveroso a quegli eroi abbiamo voluto dedicare uno spazio adeguato alla Pace, alla pace agognata e conquistata 100 anni fa e alla pace di oggi che è un bene tanto prezioso da conservare e proteggere. Il valore della memoria deve essere la guida per l'impegno di oggi e di domani.”

Nel Centenario della fine della I° Guerra Mondiale, definito come il conflitto più sanguinoso della storia, - aggiunge l’Assessore con delega alla Pace, Carla Zucchi – abbiamo sentito il dovere di dedicare una mostra ad un evento tanto terribile e di onorare la memoria di quei ragazzi giovani o giovanissimi, che erano spesso partiti come volontari per difendere la Patria e ben presto conobbero da vicino l’orrore della Guerra.

Nelle loro lettere, nelle loro testimonianze, come nei testi di grandi scrittori, non si sente il desiderio della gloria ma la paura, il freddo, la fame, la disperazione della vita in trincea.

Ai ragazzi di oggi vogliamo ricordare che quella vittoria fu pagata dal nostro paese con 650.000 morti, con un numero altissimo di feriti e mutilati e dall’Europa con decine di milioni di vittime e che i disastri e le conseguenze di quella guerra portarono ben presto ad un nuovo conflitto mondiale.”

Particolarmente significativo l’intervento del Generale Antonio Zerrillo, che ha costituito il tramite effettivo per la realizzazione della mostra e che ha voluto sottolineare il valore e la portata del sacrificio della generazioni giovani e giovanissime di allora che dettero la vita per la Patria.

Lo stesso Generale che stato la guida, altamente competente, delle classi intervenute che hanno seguito con estremo interesse la descrizione dei pannelli della mostra Fede e Valore ponendo domande e rendendosi concretamente conto della portata del primo grande conflitto mondiale e delle sue effettive conseguenze.

Breve, ma significativo anche intervento del Colonnello Massimo Spinelli intervenuto in rappresentanza dell’Istituto Geografico Militare, così come quello del Luogotenente Andrea Oteri che è intervenuto a nome dell’Arma dei Carabinieri; entrambi hanno fatto riferimento agli anni di guerra e a tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà della nostra generazione.

L’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno ringrazia tutti gli intervenuti alla bella cerimonia, un ringraziamento particolare ai docenti dell’Istituto Comprensivo di Santa Croce sull’Arno per la sensibilità e la disponibilità. Il seme che insieme oggi è stato gettato nelle menti e nei cuori dei ragazzi potrà germogliare in maniera adeguata per una generazione che deve conservare la pace, tanto generosamente raggiunta.

 

Santa Croce sull’Arno, 23 novembre 2018

Fonte: Ufficio Comunicazione Comune di Santa Croce sull'Arno

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